Gli elementi di Euclide


Riflessioni e spunti didattici

Giorgio Ottaviani























Obiettivi:



Contenuti





Gli Elementi di Euclide sono scritti intorno al 300 a.C. Euclide è attivo intorno alla biblioteca di Alessandria. Non si sa quasi niente sulla storia personale di Euclide, ma il suo testo è rimasto come una sorta di enciclopedia matematica per più di due millenni, al centro della cultura, sia occidentale che araba. Viene spontaneo il paragone con la figura di Omero.

Euclide è preceduto dagli Elementi di Ippocrate di Chio (circa 450 a.C.) dove si effettuano dimostrazioni


Nella matematica greca abbiamo le seguenti figure di spicco

Archimede fonde la teoria con le applicazioni, calcola i decimali di p
La teoria di Euclide è costruttiva, gli strumenti di lavoro sono la riga e il compasso



Elementi di Euclide su Internet

http://aleph0.clarku.edu/~djoyce/java/elements/elements.html

    Indice degli Elementi
  1. Libri I-II-III-IV Geometria del piano
  2. Libro V Proporzioni
  3. Libro VI Similitudine nel piano
  4. Libri VII-VIII-IX (libri aritmetici) Teoria dei numeri interi e razionali
  5. Libro X (irrazionali)
  6. Libri XI-XII-XII Geometria dello spazio


Libro I



Uguaglianza dei triangoli, teoria delle parallele, equivalenza dei poligoni




Libro II (algebra geometrica, "prodotti notevoli" con equivalenze tra figure piane)



libro III cerchio e circonferenza



libro IV problemi di costruzione sui poligoni regolari



libro V

non usa niente dei libri I, II, III, IV
il libro "ostile", criticato da Galileo perché lontano dall'intuizione
Oggi la divisione tra matematica elementare e matematica superiore si effettua al livello dell'analisi infinitesimale. Questa stessa divisione due millenni fa si effettuava al livello delle proporzioni.

teoria delle proporzioni (tradizionalmente attribuita ad Eudosso)

Contiene la teoria classica delle proporzioni (attualmente insegnata alla media di primo grado) Contiene anche la soluzione al problema della misura delle grandezze incommensurabili.



Definizione A:B=C:D vuol dire, per ogni n,m Il caso dell'uguaglianza puo' presentarsi solo se le grandezze A, B sono commensurabili.

Questa soluzione geniale anticipa la costruzione dei numeri reali con le sezioni di Dedekind (metà '800).

Non ci sarà nessun'altra costruzione rigorosa prima di Dedekind . Anche Cartesio compie operazioni tra segmenti, non tra numeri.

libro VI applicazioni delle proporzioni alla geometria piana: teoria della similitudine

Osservazione importante: oggi si può introdurre la similitudine su basi algebriche, cioè ammettere il fatto che ogni segmento abbia una misura come numero reale, e poi scrivere A:B=C:D se e solo se AxD=BxC. Le proporzioni per via algebrica sono svolte alla media di primo grado. Quindi è possibile anticipare l'uso delle similitudini in geometria.


Nel libro VI sono esposti i criteri di similitudine

Libri aritmetici (VII, VIII, IX), teoria dei numeri interi e razionali







libro X

il libro lunghissimo (115 proposizioni!) e terribile, "difficilior" secondo Fibonacci
rette irrazionali (teoria dei radicali), radicali quadratici doppi
la prop. 2 implica facilmente la non commensurabilità tra lato e diagonale del quadrato (cioè l'irrazionalità di radice di due)

libro XI geometria solida

punti, rette e piani nello spazio, teoria di parallelismo e perpendicolarità
È strana la definizione si sfera come rotazione di un semicerchio attorno a un diametro.

libro XII

aree e volumi per piramidi, cilindri, coni, sfere


libro XIII


il modello copernicano, si basava su scelte quasi religiose su come incastrate i solidi platonici.





Cosa non c'e' negli Elementi di Euclide:




La matematica greca ha il suo culmine con Archimede, riprende con Pappo, e ha poi comincia un lunghissimo declino.
Nel Medioevo in Occidente si perde la comprensione della scienza ellenistica e di gran parte della geometria euclidea.
Lo scettro viene raccolto dalla matematica araba, cui si devono interessanti tentativi di dimostrazione del postulato delle parallele. Ma la matematica araba ha il suo punto forte nell'algebra.
Ai primi del '200 viene pubblicato il Liber Abaci, che introduce in Occidente le cifre arabe e le operazioni con il nuovo sistema di numerazione. In particolare viene introdotto lo zero.


Campano da Novara (morto 1296), scrive una edizione commentata degli Elementi, che traduce dall'arabo in latino. Pare che avesse equivocato diversi punti nel libro V sulla teoria delle proporzioni

Da Dante, Convivio, tratt. 2,13

Sì come adunque di sopra è narrato, li sette cieli primi a noi sono quelli delli pianeti, poi sono due cieli sopra questi, mobili e uno sopra tutti, ma quieto. Alli sette primi rispondono le sette scienze del Trivio e del Quadrivio, cioè Grammatica, Dialettica, Retorica, Aritmetica, Musica, Geometria e Astrologia.
  1. cielo della Luna = Grammatica
  2. cielo di Mercurio = Dialettica
  3. cielo di Venere = Retorica
  4. cielo del Sole = Aritmetica
  5. cielo di Marte = Musica
  6. cielo di Giove = Geometria
  7. cielo di Saturno = Astrologia
E lo cielo di Giove si può comparare alla Geometria per due propietadi: l'una si è che muove tra due cieli repugnanti alla sua buona temperanza, sì come quello di Marte e quello di Saturno; onde Tolomeo dice, nello allegato libro, che Giove è stella di temperata complessione in mezzo della freddura di Saturno e dello calore di Marte. L'altra sì è che intra tutte le stelle bianca si mostra, quasi argentata. E queste due cose sono nella Scienza della Geometria. La Geometria si muove intra due repugnanti ad essa, sì come tra il punto e lo cerchio - e dico 'cerchio' largamente ogni ritondo, o corpo o superficie -; che sì, come dice Euclide, lo punto è principio di quella; e secondo che dice, lo cerchio è perfettissima figura in quella, che conviene però avere ragione di fine. Sì che tra 'l punto e lo cerchio sì come tra principio e fine si muove la Geometria, e questi due alla sua certezza repugnano: che lo punto per la sua indivisibilitade è immensurabile, e lo cerchio per lo suo arco è impossibile a quadrare perfettamente, e però è impossibile a misurare a punto. E ancora: la Geometria è bianchissima, in quanto è senza macula d'errore e certissima per sé e per la sua ancella, che si chiama Prospettiva.

1482 prima edizione a stampa degli Elementi di Euclide

Da allora si contano più di mille edizioni a stampa. Nel '700 c'era già un'edizione in cinese.

Galileo, Discorsi intorno a due nuove scienze, Giornata Quarta





I. Newton, 1707

Quindi queste due scienze, l'aritmetica e la geometria, non dovrebbero essere confuse. Gli Antichi le tenevano distinte con tanta attenzione da non introdurre mai termini aritmetici in geometria. Mentre i Moderni, confondendo l'una con l'altra, hanno perso la semplicità in cui consiste tutta l'eleganza della geometria.



Sec. XVIII Clairaut, Legendre, prime alternative all'insegnamento di Euclide


Kant nella Critica della Ragion Pura

il giudizio è un rapporto tra due termini (soggetto e predicato) e può essere