Riviste, Accademie, Società


Uno dei punti fondamentali del programma di Brioschi era la formazione di una rivista dedicata esclusivamente alla matematica, che rivolgendosi direttamente agli studiosi europei avrebbe potuto dare alla matematica italiana la necessaria visibilità internazionale.

I progressi della matematica nella seconda metà dell'Ottocento furono segnati dalla fondazione di un numero sempre maggiore di riviste specializzate, promosse per lo più da singoli.

L'esempio di Brioschi e dei suoi associati fu seguito da Giuseppe Battaglini, che nel 1863 iniziò la pubblicazione del Giornale di Matematica ad uso degli studenti delle Università italiane, noto come Giornale di Battaglini. Un quinquennio più tardi uscì il primo numero del Bullettino di bibliografia e storia delle scienze matematiche e fisiche, pubblicato da Baldassarre Boncompagni, che per venti anni sarà la maggiore rivista internazionale per la storia delle matematiche.

Un fenomeno singolare in questo panorama furono i Rendiconti del Circolo matematico di Palermo. Nato nel 1884 per iniziativa privata di Giovan Battista Guccia, il Circolo matematico di Palermo diventò in breve tempo, grazie soprattutto alla sua attività editoriale, una delle maggiori associazioni di matematici per il numero dei soci, che nel 1914 erano 924, di cui 618 stranieri.

Ultima delle riviste ``private'' fu la Rivista di Matematica, fondata da Peano nel 1891, e pubblicata fino al 1906.

La riorganizzazione del sistema universitario italiano dopo l'unità, perseguita da ministri come Francesco De Sanctis e Carlo Matteucci, incontrò un ostacolo insuperabile nella soppressione delle università minori, alle quali alcune città italiane dimostrarono di tenere più che al loro ruolo di capitale. Di fronte alla realtà di un sistema universitario decentrato, subito dopo Porta Pia (1870) Quintino Sella, con l'appoggio di Marco Minghetti e di Ruggero Bonghi, riformò l'Accademia dei Lincei, facendone un'accademia nazionale aperta anche alle scienze morali, sul modello dell'Institut de France. L'Accademia dei Lincei con le sue pubblicazioni svolse per un cinquantennio (fino alla presidenza Volterra) funzioni di filtro della produzione matematica e di luogo di discussione per la promozione (anche con il sistema dei premi) dei professori universitari.

Verso la fine del secolo si fece sentire l'esigenza di associazioni che si facessero portatrici degli interessi dei matematici, e rappresentassero un luogo di discussione dei problemi della categoria. Nel 1895, grazie soprattutto all'opera di Rodolfo Bettazzi, venne fondata la Mathesis, un'associazione di insegnanti di matematica. Nel 1922 Salvatore Pincherle diede vita all'Unione matematica italiana, che da allora è l'associazione che raccoglie la maggior parte dei matematici italiani attivi nella ricerca e nell'Università.


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