ARTE MODERNA : LE
CORBUSIER
Una particolare attenzione alla sezione aurea nella partizione degli spazi è
evidente già in alcune delle prime opere dell’architetto francese Le Corbusier.
I tracciati regolatori che Le Corbusier ha segnato sul disegno per la Facciata di
villa Schwob a La Choux-de-Fonds sono caratterizzati da
un triangolo rettangolo centrale in cui il rapporto tra i due cateti è il
numero d’oro; in tal modo viene suggerito un rettangolo aureo. Segmenti
paralleli o perpendicolari ai lati del triangolo evidenziano altri molteplici
rettangoli aurei. Nel Disegno per la facciata di Casa Canneel 1929 a Bruxelles si possono rilevare
rapporti aurei: a/b=b/c=c/d=t Gli anni venti costituiscono un periodo di formazione per
Le Corbusier e le soluzioni formali sviluppate in quegli anni saranno
fondamentali per le opere successive che inoltre si avvarranno di una
teorizzazione precisa. Il Modulor"Le Corbusier dimostrò sempre molta
attenzione alle proporzioni. In realtà fu un grande musicista. Ma la sua
musica, invece di svilupparsi nel tempo, si sviluppa nello spazio a tre
dimensioni. E, come il musicista, egli si esprime attraverso rapporti.........
Si può dire che il Modulor è una scala, paragonabile approssimativamente alle
scale musicali anche se, invece di essere una scala di suoni, è una scala di
grandezze spaziali" (André Wogenscky). Il termine Modulor deriva dalle parole francesi module
(modulo) e or (section d'or). Si tratta di una "griglia
proporzionale" basata su due scelte fondamentali, una di tipo matematico,
una di tipo antropomorfo. Quest'ultima porta Le Corbusier ad associare alcune
delle misure della griglia a misure del corpo umano, e ad assumere come valore
di riferimento 1.83 m., altezza di un uomo ideale. La scelta di tipo matematico consiste nel considerare lunghezze tali
che il rapporto tra due consecutive sia il numero d'oro: indicando con a, b, c, d,....... grandezze
successive si ha: a/b=b/c=c/d=.....= t,
e anche c=a+b, d=b+c,........ .
Sappiamo che queste seconde uguaglianze non sono esatte, ma operativamente,
nella pratica della costruzione architettonica, possono essere accettate come
vere. La successione dei numeri è quindi considerata da Le Corbusier anche una
successione che segue la legge dei numeri di Fibonacci. Le Corbusier considera due scale di questo tipo, una
ottenuta partendo da un quadrato di lato 113 (...27, 43,70, 113, 183, ...) che
chiama serie rossa, una partendo da un rettangolo 113x226 (....53, 86, 140, 226,
366, .....) che chiama serie blu. Il numero 226 (113x2), è preso come misura
dell'uomo in piedi con il braccio alzato. In questo modo viene associata alla
determinazione aritmetica dei successivi termini, la costruzione geometrica
effettuata partendo rispettivamente dal quadrato e dal rettangolo; ciò risulta
anche dai disegni con cui Le Corbusier spiegava agli allievi il suo modulor. Comparando attraverso le proporzioni l'architettura
al corpo umano, Le Corbusier evidenzia la sua discendenza dalla Grecia
classica e dagli artisti del Rinascimento. Unité
d’Habitation
Per molti anni Le Corbusier aveva
teorizzato su un suo progetto di edificazione di complessi abitativi che,
sviluppandosi verticalmente, offrissero servizio di veri e propri villaggi.
Concepiti per rispettare la vita individuale e familiare dovevano nello stesso tempo fornire le strutture per
una vita collettiva aperta alla socializzazione. L’Unité d’Habitation di Marsiglia(1945-52) è la prima realizzazione di questo progetto a cui seguiranno
altre analoghe ed è in questa Unità che viene usato per la prima volta il
Modulor. Nei vani scala di questi edifici
sono spesso presenti bassorilievi che richiamano l’uomo del Modulor. |