ARTE MODERNA : LE CORBUSIER
   (Charles-Edouard Jeanneret-Gris) 1887-1965

 

Una particolare attenzione alla sezione aurea nella partizione degli spazi è evidente già in alcune delle prime opere dell’architetto francese Le Corbusier.

I tracciati regolatori che  Le Corbusier ha segnato sul disegno per la Facciata di villa Schwob a La Choux-de-Fonds sono caratterizzati da un triangolo rettangolo centrale in cui il rapporto tra i due cateti è il numero d’oro; in tal modo viene suggerito un rettangolo aureo. Segmenti paralleli o perpendicolari ai lati del triangolo evidenziano altri molteplici rettangoli aurei. Nel Disegno per la facciata di Casa Canneel  1929 a Bruxelles si possono rilevare rapporti aurei:    a/b=b/c=c/d=t

Gli anni venti costituiscono un periodo di formazione per Le Corbusier e le soluzioni formali sviluppate in quegli anni saranno fondamentali per le opere successive che inoltre si avvarranno di una teorizzazione  precisa.

Il Modulor

"Le Corbusier dimostrò sempre molta attenzione alle proporzioni. In realtà fu un grande musicista. Ma la sua musica, invece di svilupparsi nel tempo, si sviluppa nello spazio a tre dimensioni. E, come il musicista, egli si esprime attraverso rapporti......... Si può dire che il Modulor è una scala, paragonabile approssimativamente alle scale musicali anche se, invece di essere una scala di suoni, è una scala di grandezze spaziali" (André Wogenscky).

Il termine Modulor deriva dalle parole francesi module (modulo) e or (section d'or). Si tratta di una "griglia proporzionale" basata su due scelte fondamentali, una di tipo matematico, una di tipo antropomorfo. Quest'ultima porta Le Corbusier ad associare alcune delle misure della griglia a misure del corpo umano, e ad assumere come valore di riferimento 1.83 m., altezza di un uomo ideale.

La scelta di tipo matematico consiste nel considerare lunghezze tali che il rapporto tra due consecutive sia il numero d'oro:  indicando con a, b, c, d,....... grandezze successive si ha:  a/b=b/c=c/d=.....= t, e anche  c=a+b, d=b+c,........ . Sappiamo che queste seconde uguaglianze non sono esatte, ma operativamente, nella pratica della costruzione architettonica, possono essere accettate come vere. La successione dei numeri è quindi considerata da Le Corbusier anche una successione che segue la legge dei numeri di Fibonacci.

Le Corbusier considera due scale di questo tipo, una ottenuta partendo da un quadrato di lato 113 (...27, 43,70, 113, 183, ...) che chiama serie rossa, una partendo da un rettangolo 113x226 (....53, 86, 140, 226, 366, .....) che chiama serie blu. Il numero 226 (113x2), è preso come misura dell'uomo in piedi con il braccio alzato. In questo modo viene associata alla determinazione aritmetica dei successivi termini, la costruzione geometrica effettuata partendo rispettivamente dal quadrato e dal rettangolo; ciò risulta anche dai disegni con cui Le Corbusier spiegava agli allievi il suo modulor.

Comparando attraverso le proporzioni l'architettura al corpo umano, Le Corbusier evidenzia la sua discendenza dalla Grecia classica  e dagli artisti  del Rinascimento.

 

Unité d’Habitation

Per molti anni Le Corbusier aveva teorizzato su un suo progetto di edificazione di complessi abitativi che, sviluppandosi verticalmente, offrissero servizio di veri e propri villaggi. Concepiti per rispettare la vita individuale e familiare dovevano  nello stesso tempo fornire le strutture per una vita collettiva aperta alla socializzazione.

L’Unité d’Habitation di Marsiglia

(1945-52) è la prima realizzazione di questo progetto a cui seguiranno altre analoghe ed è in questa Unità che viene usato per la prima volta il Modulor.

Nei vani scala di questi edifici sono spesso presenti bassorilievi che richiamano l’uomo del Modulor.