IL NUMERO D’ ORO
Avendo
assunto un’unità di misura u , siano AB = a ( Î Â),
AH=s, e quindi HB= a-s. Si ha : a:s=s:(a-s) Þ s2 = a
(a-s) Þ s = [(-1+Ö5)/2]a. Per a=1 s
= (Ö5-1)/2. Il
numero che dà il valore del rapporto AB/AH=AH/HB è detto “numero d’oro”;per
indicarlo nella letteratura matematica vengono utilizzati due diversi simboli
grafici,entrambi dell’alfabeto greco. Se
si fa riferimento all’iniziale della parola tomh ,si adopera
“t “; invece con “j” ( lettera usata soprattutto nei paesi di lingua
inglese da quando fu scelta dal matematico statunitense Mark Barr-1930 ca.) ,ci
si riconduce al più celebre tra gli scultori greci,l’ateniese Fidia(V
sec.a.C.), nel corpo delle cui statue è
sempre rispettata,nell’altezza e nella distanza tra l’ombelico e la punta dei piedi,la
divina proporzione. Scegliamo
di chiamare “t” il numero d’oro , è t = 1/s =
(1+Ö5)/2 Le
equazioni che individuano il numero t sono: t2= t+1 |