LE SPIRALI AUREE
Evangelista
Torricelli (1608-1647) ha scritto il “De spiralibus infinitis” in cui presenta
le proprie ricerche,ampie e complete, su particolari spirali che prenderanno
proprio il suo nome.
Sono
“spirali” quelle curve piane che si ripetono indefinitamente compiendo giri
intorno ad un punto fisso O (polo).Dice Torricelli: “ il punto mobile……nelle
nostre spirali…..percorre in tempi uguali spazi in progressione
geometrica,quindi piacque chiamare geometriche queste spirali”.
Osserviamo
che per il modo come le spirali vengono definite,gli archi opposti ad angoli a uguali (percorsi dunque in intervalli costanti di
tempo),hanno raggi vettori (segmenti che unicono gli estremi degli archi con il
polo) in progressione geometrica.
Perciò
in un riferimento polare in cui O è il polo e la retta che contiene AO (AO=1 [u] ) è l’asse polare,al tempo t le coordinate
di un generico punto che descrive una spirale sono (in relazione ad un
determinato valore q della ragione della progressione geometrica) : r = qt
;
q = t a
Al
variare di t con continuità (e dunque eliminando il parametro t ) si ottiene l’equazione polare della
spirale: r = qq/a .
Nella
seconda metà del XVII sec.,tra gli altri interessi dei matematici vi è quello
verso il numero d’oro : dal binomio “spirale di Torricelli-numero d’oro” hanno
tratto origine la spirale aurea dei triangoli rotanti e la
spirale aurea dei quadrati rotanti.
LA SPIRALE AUREA DEI TRIANGOLI ROTANTI
La spirale
passa per i vertici di un insieme di triangoli aurei costruiti l’uno dall’altro
in base ad una determinata legge,fissato il senso del movimento e posto il polo
nell’intersezione di mediane omologhe.Spostiamoci in senso antiorario e consideriamo il triangolo aureo ABC,di cui
raddoppiamo l’angolo C =p/5
tramite la semiretta k; sia D il punto comune alla retta per A,B ed a k;il
triangolo BCD,anch’esso aureo,è ottenuto dal precedente mediante una rotazione
di 3p/5 intorno ad O,punto comune
alle mediane omologhe AM e BN. Si prosegue con lo stesso criterio e si
riconosce che le mediane dei successivi triangoli aurei passano per O, da cui i
vertici dei triangoli sono tutti visti sotto il medesimo angolo 3p/5; la spirale in fig 1, traendo inizio da A, passa
successivamente per B,C,D,…è dunque equiangolare: essa non ha inizio né fine,
ma si avvolge indefinitamente anche all’interno del triangolo ABC. Con metodi
elementari si trova BO/OA=CO/BO=……=t; i raggi vettori sono quindi in progressione
geometrica di ragione t. L’equazione della spirale
è : r=t5q/3p
LA SPIRALE AUREA DEI QUADRATI ROTANTI
Questa
spirale trae origine da rettangoli aurei.Nel rettangolo aureo ABEF
di lati 1 e t, si evidenzia il quadrato ABCD di lato 1 e ne
rimane il rettangolo aureo DCEF ;tramite il quadrato BGHE,di lato t, si ha un nuovo rettangolo aureo AGHF.Si
prosegue in senso antiorario con il
quadrato di lato FH=1+t
, e così via.Dunque dal primo quadrato si passa al secondo, al terzo,…,con una
rotazione di p/2 attorno al punto
O,comune alle diagonali omologhe in rettangoli simili.In figura la spirale
aurea dei quadrati rotanti parte da D e
“tocca” successivamente B,H,L,…. : essa
non ha inizio né fine, ma si avvolge indefinitamente anche all’interno del
rettangolo DCEF.
Si
riconosce che i raggi vettori sono in progressione geometrica di ragione t,e le corde DB,BH,…sono tutte viste da O secondo un
angolo di p/2. Ne segue
l’equazione r=t2q/p .