Le spirali equiangolari Nello studio delle forme organiche troviamo molti esempi di forme a spirale che si prestano ad uno "studio matematico". Nell’accrescimento
di una conchiglia, l'allargamento e l'allungamento devono avvenire secondo una proporzione invariata : è questa semplice legge che la natura tende
a seguire. La
conchiglia cresce in grandezza ma non cambia in forma; questa costante
relatività di accrescimento, o costante similitudine di forma è essenziale e
può essere presa come base della definizione di spirale equiangolare. La proprietà fondamentale della curva è la similitudine continua . NAUTILUS
Non
vi è un’unica legge di accrescimento, anche se vi può essere una sola legge
matematica, che governa la formazione delle conchiglie. Nella
maggioranza dei casi in queste strutture coesistono parti nuove e parti
vecchie: esse si sono formate per un continuo e successivo incremento cosicché
la parte più antica rimane come una parte immutata della struttura che si
accresce. Molte strutture che hanno una disposizione a spirale logaritmica
sono il prodotto di un accumulo più che di un accrescimento. La spirale logaritmica caratteristica dei tessuti morti è accompagnata spesso da disegni che indicano le
linee di accrescimento, tracce permanenti delle successive fasi di forma e
grandezza. ASTRAEACLANCULUSGIBBULARARILINEATANelle
spirali equiangolari del Nautilus,
delle chiocciole o di una Globigerina, le volute aumentano continuamente di
ampiezza secondo un definito rapporto fisso. Possiamo vedere la spirale equiangolare come un “cono avvolto” su se stesso. La caratteristica peculiare delle conchiglie a
spirale è che non alterano la loro forma mentre crescono. Ogni
incremento è simile al precedente ed
ogni ciclo di accrescimento rimane della forma primitiva. Questa singolare proprietà fu studiata
sin dall’antichità. Aristotele osservò come “alcune cose, quando crescono, non
si modificano, salvo che per la loro dimensione”. Così accade quando ad un quadrato aggiungiamo un’area a
forma di L; otterremo ancora un quadrato. La porzione che abbiamo aggiunto è
detta, in greco, gnomone. Più in generale Erone di Alessandria definì lo gnomone come “qualsiasi
figura che aggiunta ad un’altra qualsiasi figura conservasse la similitudine
tra la figura risultante e quella originaria”. La conchiglia
mantiene immutata la sua forma malgrado il suo accrescimento asimmetrico; essa
cioè cresce solo ad una estremità. Possiamo
concludere dicendo che : 1)
se una struttura di
accrescimento è costituita di parti successive, simili in forma ed ingrandite
in progressione geometrica, situate in modo simile rispetto al centro di
similitudine, possiamo sempre tracciare per punti corrispondenti una spirale
equiangolare; per particolari progressioni si ottengono spirali auree. 2)
è caratteristico
dell’accrescimento delle corna, delle conchiglie e di altre forme organiche in
cui è possibile riconoscere una spirale equiangolare, che ogni successivo
incremento di accrescimento è simile,
similmente ingrandito e similmente situato rispetto al precedente ed è di
conseguenza gnomone dell’intera struttura preesistente. (da
“Crescita e forma” di D’Arcy W. Thompson)
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