La Fame e la Malnutrizione nel Mondo Per condurre una vita sana e attiva, dobbiamo disporre di alimenti in quantità, qualità e varietà sufficiente a soddisfare i nostri bisogni energetici e nutritivi. Senza una nutrizione adeguata, i bambini non possono sviluppare pienamente il loro potenziale di crescita e gli adulti avranno difficoltà nel mantenere o accrescere il loro. Non tutti hanno un accesso sufficiente agli alimenti necessari e questo, su vasta scala, ha portato fame e malnutrizione nel mondo. Oggi, circa 800 milioni di persone sono cronicamente sottoalimentate e non sono in grado di avere un'alimentazione sufficiente per soddisfare neppure i propri bisogni energetici di base. Approssimativamente, 200 milioni di bambini sotto i cinque anni soffrono di sintomi acuti o cronici di malnutrizione; questo numero aumenta durante i periodi di scarsità alimentare stagionali e in tempi di carestia e di disordini sociali. Secondo alcune stime, la malnutrizione è un fattore determinante per i 13 milioni di bambini sotto i cinque anni che, annualmente, muoiono a causa di malattie e infezioni che potrebbero essere prevenute quali il morbillo, la diarrea, la malaria e la polmonite, o di combinazioni delle medesime. La grande maggioranza delle persone sottoalimentate vive in Asia e nel Pacifico. Questa regione, nella quale abita circa il 70 per cento della popolazione totale dei Paesi in via di sviluppo, comprende circa due terzi delle persone sottoalimentate (526 milioni). L'India, da sola, ne conta 204 milioni e la subregione dell'Asia del Sud conta, circa, più di un terzo del totale mondiale (526 milioni). Un altro 30 per cento (240 milioni) vive nell'Asia del Sud Est e dell'Est, solo in Cina, su 1,2 miliardi di abitanti, più di 164 milioni di persone sono sottoalimentate. Circa un quarto delle persone sottoalimentate vivono nell'Africa Sub-Sahariana rendendola la regione con la più alta proporzione di popolazione sottoalimentata. La situazione è particolarmente grave nell'Africa centrale, orentale e meridionale dove il 44 per cento della popolazione totale vive in condizoni di sottoalimentazione. La malnutrizione è una delle principali cause della nascita di bambini con insufficienza di peso e con crescita ritrdata. I bambini con insufficienza di peso alla nascita che sopravvivono, tendono a soffrire di ritardi nella crescita e di malattie durante l'infanzia, l'adolescenza e fino alla maggiore età. Le donne adulte che soffrono di crescita ritardata tendono verosimilmente ad incrementare il cerchio vizioso della malnutrizione partorendo bambini con peso insufficiente già alla nascita. Stanno anche emergendo dei legami tra malnutrizione nella prima età, compreso lo stato fetale, e lo sviluppo di successive malattie croniche come la cardiopatia, il diabete e l'ipertensione. Ogni anno, nei Paesi in via di sviluppo, circa 30 milioni di bambini nascono con crescita menomata a causa della malnutrizione durante la gravidanza. La malnutrizione sotto forma di carenze di vitamine e di minerali essenziali, continua ad essere, su scala mondiale, la causa di malattie gravi e della morte di milioni di persone. Più di 3,5 miliardi di persone soffrono di carenza di ferro, 2 miliardi sono a rischio di carenza di iodio e 200 milioni di bambini, in età prescolare, sono affetti da carenza di vitamina A. La carenza di ferro può causare un ritardo nella crescita, una minore resistenza alle malattie, una diminuzione, a lungo termine, dello sviluppo mentale e motorio e disordini nelle funzioni riproduttive; contribuisce, inoltre, a circa il 20 per cento dei decessi durante il parto. La carenza di iodio può causare danni cerebrali permanenti, ritardo mentale, sterilità, diminuzione delle probabilità di sopravvivenza dei bambini e gotta. La carenza di iodio in una donna in gravidanza, può causare diversi gradi di ritardo mentale nel nascituro. La carenza di vitamina A nei bambini può causare la cecità o la morte; contribuisce ad una ritardata crescita fisica e ad una diminuita resistenza alle infezioni con conseguente aumento della mortalità tra i bambini più piccoli. Anche le forme più lievi di queste carenze possono limitare lo sviluppo del bambino e le sue capacità di apprendimento nella prima parte della sua vita portando a conseguenti deficienze accumulative nel rendimento scolastico e determinando una più alta percentuale di abbandono della scuola o di analfabeti nelle future generazioni. Molte delle più gravi conseguenze sanitarie di queste tre rilevanti carenze di micronutrienti possono essere ridotte sensibilmente con alimenti adeguati e regimi alimentari variati, in grado di fornire le vitamine e i minerali necessari. In molti Paesi, i problemi di salute connessi agli eccessi alimentari rappresentano una minaccia in continuo aumento. L'obesità, nei bambini e negli adolescenti, è associata a diversi problemi di salute e la sua persistenza, sino alla maggiore età, può condurre ad effetti che vanno dall'aumento del rischio di morte prematura a diversi stati debilitanti, non mortali, ma che influiscono sulla produttività. Questi problemi emergenti non riguardano solo i Paesi progrediti; infatti, un numero sempre più alto di Paesi in via di sviluppo si sta confrontando con il duplice problema della sottoalimentazione e delle malattie croniche legate all'alimentazione. Inoltre, la contaminazione alimentare causata da agenti microbici, da metalli pesanti e da insetticidi è un ostacolo al miglioramento nutrizionale in tutti i Paesi del mondo.In molti Paesi sono piuttosto comuni le malattie che si trasmettono attraverso gli alimenti e i bambini ne sono le prime vittime: la perdita di peso ed il deperimento provocati dalla diarrea, portano infatti ad alti livelli di mortalità infantile. Le conseguenze di una alimentazione povera e di malattie, sia che si presentino nelle forme più lievi che in quelle più gravi, si traducono in una riduzione del benessere, della qualità della vita, in senso lato, e dei livelli di sviluppo del potenziale umano. In particolare, la malnutrizione può dare luogo a una perdita nella produttività lavorativa ed economica, in quanto gli adulti afflitti da disordini nutrizionali non sono in grado di lavorare, a una carenza nell'istruzione, quando i bambini sono troppo deboli o ammalati per frequentare la scuola o perimparare adeguatamente, a costi per le cure sanitarie dei malati per cause legate alla malnutrizione, e, inoltre, a costi che la società deve sostenere per curare i disabili e, a volte, anche le loro famiglie. Nell'ultimo secolo, sono stati compiuti rimarchevoli progressi al fine di aumentare la quantità e qualità della produzione alimentare mondiale e migliorare lo stato nutrizionale delle popolazioni. Così come la produzione alimentare mondile è cresciuta, al pari del tasso di incremento della popolazione, anche la sanità, l'istruzione e i servizi sociali sono migliorati in tutto il mondo e il numero delle persone affamate e malnutrite è diminuito considerevolmente. Tuttavia, l'accesso ad approvvigionamenti sufficienti di alimenti vari e di buona qualità resta un problema grave per molti Paesi anche là dove, a livello nazionale, la produzione alimentare sia adeguata. In tutti i Paesi, certe forme di fame e malnutrizione continuano ad esistere. Per mettere fime alla fame è necessario cominciare a garantire che alimenti siano prodotti in quantità sufficiente e diventino accessibili per tutti. Tuttavia, aumentare semplicemente la produzione alimentare non garantisce l'eliminazione della fame. Deve essere garantito l'accesso di ogni individuo, e in ogni momento, ad alimenti sicuri e sufficienti dal punto di vista nutritivo, necessari per una vita attiva e sana - la cosiddetta sicurezza alimentare -. In tutto il mondo, è necessario aumentare gli sforzi per garantire la 'sicurezza alimentare' al fine di eliminare la fame e la malnutrizione e le loro devastanti conseguenze tra le generazioni presenti e quelle a venire.È necessario che ognuno di noi contribuisca, attraverso la condivisione delle informazioni, l'attenzione e la partecipazione alle attività, a garantire il diritto fondamentale di tutti gli esseri umani ad essere 'liberi dalla fame'. TABELLE VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE Si fonda essenzialmente sull'anamnesi (anoressia, disfagia, vomito, diarrea, steatorrea, ecc.), sulla clinica (calo ponderale, edemi arti inferiori, ascite, masse muscolari ipotrofiche, pannicolo adiposo scarso, fragilità dei capelli, occhi affossati, labbra con fessure ai lati, gengive arrossate, lingua arrossata, cute secca, fragilità ungueale, pallore, ecc.), su parametri antropometrici (età, peso abituale ed attuale, sesso, altezza, circonferenza braccio, plica tricipitale), su parametri bioumorali (albumina, transferrina, creatininuria, colinesterasi, ecc.) e su parametri immunologici (linfociti totali, skin test, IgA, IgM, IgG, C3, ecc.). I parametri bioumorali più utilizzati, nella pratica, sono: * l'albumina (emivita 20 gg): è un indice di deficit alimentare cronico; * la transferrina (emivita 8 gg): è un indice di deficit acuto; * le pseudocolinesterasi (emivita 1 giorno): sono indice di deficit acuto. I comparti organici più facilmente misurabili sono: * il grasso: tramite la plicometria; * il muscolo scheletrico: tramite la circonferenza dei muscoli del braccio e l'indice creatinina/altezza (la creatinina è il prodotto del catabolismo della creatina, sostanza proteica prodotta dal fegato e localizzata quasi esclusivamente nel muscolo schelertico, dove funge da deposito energetico); * la massa proteica viscerale: tramite il dosaggio dell'albumina e della transferrina. L'Indice Creatinina Altezza si calcola in questo modo: (creatinina urinaria 24 ore/ creatinina urinaria ideale) x 100 Valutazione del grado di denutrizione: lieve; media; grave % del peso ideale; 80-90%; 70-80%; < 70% albuminemia (g/dl); 3,0-3,5; 2,5-3,0; < 2,5 transferrina (mg/dl); 180-200; 160-180; < 160 linfociti (per mm3); 1500-1800; 900-1500; < 900 indice creatinina/altezza; > 80%; > 60%; < 60%